Avvisi e riflessioni
Laboratorio distorytelling in lingua inglese

“The universe is not made of atoms. It’s made of tiny story” (Muriel Rukeyser)

…ossia “L’ universo non è fatto di atomi. E’ fatto di piccole storie”

Piccole storie per scoprire la bellezza di una nuova lingua.
Una nuova lingua per poter ascoltare, capire, conoscere e raccontare…
a cura della Maestra Sara

INTRODUZIONE

progetto storytellingLa scuola dell’infanzia è chiamata a dare voce alle storie dei bambini, fornendo loro lo spazio adeguato per poter esprimere il proprio diritto alla narrazione. Diritto ad ascoltare storie, ri-raccontarle, mescolarle come un’insalata, e poi inventarne di nuove e…attraverso le storie raccontare se stessi, il proprio mondo, dare voce alla propria immaginazione ma anche al proprio vissuto ancora non totalmente esplicitabile con pensieri razionali. Ma solo attraverso una storia nella quale ritrovarsi, capirsi e “darsi voce”.
Il progetto di questo laboratorio di avvicinamento alla lingua inglese parte proprio da questa premessa. L’inglese sarà un mezzo, non una disciplina, che permetterà al bambino di esplicitare il suo “diritto alla narrazione”, rafforzando le sue competenze narrative, espressive e di comprensione. Al tempo stesso le storie saranno un mezzo di prima conoscenza della lingua inglese. Infatti le storie:
-sono un contesto motivante che facilita l’apprendimento
-creano un clima piacevole e divertente che permettono ai bambini di apprezzare la seconda lingua perché veicola una bella storia
-premettono di presentare la lingua in un contesto naturale, nel suo vero uso quotidiano, e non come un elenco di vocaboli da imparare; le storie sono un esempio di lingua in un contesto d’uso reale e per questo facilitano una visione globale della lingua
-stimolano la creatività, fornendo punti di vista nuovi ed originali e forme di pensiero divergenti.

Ecco perché credo che lo “storytelling”…ossia il narrare sia la via principale per insegnare ed apprendere la lingua inglese. Come la mamma usa le parole per dare un senso ad ogni piccolo gesto della vita di un neonato che crescendo conosce il mondo attraverso le parole di chi lo ama, allo stesso modo un’insegnante può raccontare storie per poter offrire un modo attraverso il quale scoprire una nuova lingua, i suoi suoni, le sue sfumature, i primi significati.

Così come viene indicato nelle Indicazioni nazionali per il curriculo:
“I bambini (…), se opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana, diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalità, significati diversi.”

Questo funziona tanto più per la lingua inglese, una lingua che ha una grammatica molto diversa dalla nostra, fatta “chunks”, formule fatte, modi di dire, costruzioni frasali che il bambino può avvicinarsi a comprendere ancor prima di conoscere le regole grammaticali perché li trova “situati” in una situazione facilitante, una storia, letta nel vero senso della parola, con una voce che le dà significato, con il sostegno di supporti adeguati e facilitanti alla comprensione.
Le storie selezionate per la realizzazione di questo laboratorio sono tratte da albi illustrati moderni ma che nella loro struttura narrativa richiamano le storie tradizionali orali: questo faciliterà ulteriormente la comprensione della storia perché il bambino ritroverà struttura e caratteristiche ancestrali della narrazione orale (“storie a catena, alliterazioni, onomatopee, rime,…).
Particolare cura verrà utilizzata anche al linguaggio che verrà utilizzato nel corso del laboratorio (classroomlanguage) nel fornire indicazioni e consegne, utilizzando una lingua mista italiano-inglese, ma sempre più con prevalenza della lingua inglese.

 


TRAGUARDI DI SVILUPPO

Dalle Indicazioni nazionali per il curriculo
• Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie
• Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia


 IL LABORATORIO

Primo incontro: We all live in a yellow submarine
OBIETTIVI SPECIFICI:

-saper cantare ed animare con il linguaggio del corpo un semplice canto in lingua inglese
-comprendere semplici indicazioni in inglese con il supporto di oggetti e materiali
-saper ascoltare una breve narrazione in inglese

Secondo incontro: Sharing a shell and something else
OBIETTIVI SPECIFICI:

-saper cantare ed animare con il linguaggio del corpo un semplice canto in lingua inglese
-comprendere semplici indicazioni in inglese con il supporto di oggetti e materiali
-saper ascoltare una breve narrazione in inglese
-saper interpretare con il linguaggio del corpo una narrazione con la guida della voce narrante dell’insegnante
-saper riprodurre alcuni semplici vocaboli in lingua inglese

Terzo incontro:Tiddler, telling fish
OBIETTIVI SPECIFICI:
-saper cantare ed animare con il linguaggio del corpo un semplice canto in lingua inglese
-comprendere semplici indicazioni in inglese con il supporto di oggetti e materiali
-saper ascoltare una breve narrazione in inglese
-saper ricostruire una storia seguendo l’ordine temporale corretto
-saper riprodurre alcuni semplici vocaboli in lingua inglese

Quarto incontro: All together in the net
OBIETTIVI SPECIFICI:
-saper cantare ed animare con il linguaggio del corpo un semplice canto in lingua inglese
-comprendere semplici indicazioni in inglese con il supporto di oggetti e materiali
-saper ascoltare una breve narrazione in inglese
-saper ricostruire una storia seguendo l’ordine temporale corretto
-saper riprodurre alcuni semplici vocaboli in lingua inglese
-sapersi muovere nello spazio seguendo semplici indicazioni spaziali in relaziona alla rete
-saper inventare una sequenza di una storia corale partendo da un personaggio/ambientazione


DOCUMENTAZIONE

Ogni bambino porterà a casa una piccola rete da pescatore con appesa i prodotti creativi realizzati nel corso del laboratorio (un piccolo yellow submarine, i personaggi del libro Sharing a shell, Tiddler, la collana Magic Shell, il testo della nursery rhyme “once I caught a fishalive”.
Il tutto sarà accompagnato da una lettera di presentazione del laboratorio consegnata ai genitori prima dell’inizio del percorso, e da una lettera di accompagnamento alla documentazione finale.
Il laboratorio sarà documentato anche attraverso dei cartelloni che si costruiranno nel corso del susseguirsi dei laboratori e che verranno esposti in spazi comuni della scuola


VERIFICA

La verifica degli obiettivi avverrà :
-attraverso l’osservazione del grado di partecipazione dei bambini al laboratorio (coinvolgimento-attenzione-..)
-attraverso la loro capacità di partecipazione alle attività di rielaborazione proposte subito dopo la lettura in lingua della storia
-attraverso la loro comprensione delle consegne delle attività date in lingua inglese
Anche le domande che i bambini porranno durante il laboratorio in relazione alla storia saranno un elemento significativo del livello di comprensione della storia e rielaborazione personale della stessa.
La ricaduta sull’apprendimento della lingua si valuterà anche più a lungo termine: dato che il tema del “mare” è comune a tutte le sezioni e sviluppato attraverso i diversi campi di esperienza, le insegnanti di sezione saranno chiamate a prestare attenzione se i bambini, nella vita quotidiana in sezione, ripropongano temi, vocaboli o accenni narrativi inerenti al laboratorio.

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